Progettare l'imprevedibile: una ricerca sullo smalto a fuoco su rame
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Incalmi è impegnata da tempo in un progetto di ricerca sullo smalto a fuoco su rame, una tecnica decorativa resa grande da maestri come Ettore Sottsass e Gio Ponti. Semplice da descrivere quanto complessa da realizzare, consiste nel sottoporre un oggetto in rame coperto di polveri vitree a una cottura ad alta temperatura per fargli acquisire cromie inaspettate e brillantezza. La complessità risiede nell’imprevedibilità del risultato, dovuta sia all’uso del fuoco – imprevedibile per natura – sia al fatto che la conoscenza di questa tecnica nell’ambito dell’oggettistica è andata quasi del tutto perduta, mantenuta viva soltanto da qualche appassionato.
Nella produzione di oggetti in rame smaltato non si può dunque che avanzare per tentativi, tra errori, improvvisazioni, e qualche sorpresa. Come scrive Annalisa Rosso in un volume pubblicato in occasione dell’esposizione Doppia Firma, nel 2022: «Cronometro alla mano, (letteralmente, perché qualche frazione di secondo fa la differenza nelle reazioni di un pezzo di rame coperto di polveri vitree cucinato in un forno a oltre 850°), i designer e gli artigiani hanno reinventato insieme il processo, avanzando per prove empiriche».
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Prove empiriche alle quali Incalmi lavora da tempo, ispirandosi sia al lavoro dell’italiano Paolo De Poli, artigiano padovano che negli anni Cinquanta collaborò con Gio Ponti, sia a Jean Goulden, geniale autore francese che negli anni Trenta condusse una ricerca sulla smaltatura del bronzo e dell’argento. Fu Goulden a parlare per primo della fragilità di questa tecnica “ribelle e scoraggiante”, della necessità di conquistarla passo dopo passo, del margine sottile che corre tra fallimento e successo. E se la scuola francese si specializzò nei pezzi unici, lussuosi ed esclusivi, la ricerca contemporanea di Incalmi punta a industrializzare il processo, con l’obiettivo di produrre pezzi d’alta gamma ripetibili nelle dimensioni e nei colori, dove l’unicità è data dalla realizzazione artigianale.
«La complessità risiede nell’imprevedibilità del risultato, dovuta sia all’uso del fuoco – imprevedibile per natura – sia al fatto che la conoscenza di questa tecnica nell’ambito dell’oggettistica è andata quasi del tutto perduta»
Uno dei primi esiti della ricerca di Incalmi è stata la collezione Specola, realizzata insieme ai designer Zanellato e Bortotto, che hanno interpretato la tecnica dello smalto su rame in una serie di pezzi – una lampada, piatti, maniglie, appendini e applique – caratterizzati da esplosioni di colore astratte e sfumature vibranti. Tanto più affascinanti se si pensa che nascono dalla combinazione tra l’abilità delle mani dello smaltatore e l’azione imprevedibile del fuoco.
Gli esiti di questa ricerca sono stati presentati nel 2022 a Doppia Firma, il progetto di Fondazione Cologni dedicato al dialogo tra alto artigianato e design durante la Milano Design Week, e a EDIT Napoli, la fiera dedicata al design editoriale e d’autore.