Quando e come hai conosciuto Incalmi, e a cosa avete lavorato insieme?
Conosco Incalmi da diversi anni, li ho contattati per un progetto speciale di Bentley Home. Volevo unire un racconto storico, veritiero e duraturo nel tempo, a qualcosa di contemporaneo, e la tecnica dello
smalto su rame si è rivelata esattamente quello che stavo cercando. Abbiamo sviluppato insieme una collezione di accessori, ma la ricerca non si è conclusa, anzi, ci sono diversi progetti in corso.
Lavori per Luxury Living Group da più di quindici anni: come si è evoluto quest’ambito nel tempo? E quali evoluzioni immagini per il futuro?
L’ho visto evolvere moltissimo. Io sono entrata in Luxury Living occupandomi di Kenzo Casa [la collezione di interior design legata al noto brand di moda, prodotta e distribuita in licenza da Luxury Living Group fino al 2016, N.d.R.]. Esisteva già Fendi Casa, e l’idea di portare la moda nel mondo dell’interior design in qualche modo era più semplice, perché la moda ti permette di avere molte chiavi di lettura. Oggi è necessario costruire un progetto che abbia l’autenticità del lusso: il cliente deve percepire materiali, linguaggi, un racconto che sia veramente di diverso e unico.
Per il futuro, penso che la sfida maggiore sia la sostenibilità. Dovremmo avere come focus quello di rallentare, fare meno e meglio, puntare solo a creare bellissimi prodotti. Negli ultimi anni siamo andati forse un po’ troppo veloci.
C’è un progetto a cui sei particolarmente legata?
Lavorare per Kenzo Casa è stato molto bello: il direttore creativo era lo stilista Antonio Marras, e il suo racconto era sempre molto ricco di spunti. Devo dire però che sono affezionatissima a Bentley Home, per me questo marchio è quasi come un figlio, interpretare il suo mondo è stato e continua a essere molto emozionante, oltre che una sfida.
Bentley è un brand inglese, Bugatti francese, ma le loro collezioni Home sono prodotte da un gruppo italiano. Qual è secondo te il ruolo dell’Italia nella capacità di interpretare e dare forma al lusso internazionale?
L’Italia ha una capacità artigianale unica. Io stessa, quando voglio imparare qualcosa, vado in laboratorio e parlo con gli artigiani, il modo in cui trasformano la materia è unico. E poi in Italia siamo circondati di bellezza.