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Allegretto: una reinterpretazione d’autore
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Allegretto | ph. Piergiorgio Sorgetti
Incalmi prosegue il suo lavoro di ricerca insieme ai designer, e per il 2025 coinvolge Valentina Cameranesi Sgroi nella reinterpretazione d’autore di Maniera, il sistema modulare progettato per rispondere a una delle sfide più attuali dell’interior design: la provvisorietà e la stagionalità degli allestimenti.

Allegretto è dunque il nome di una rilettura d’autore: se Maniera si compone di una griglia da vestire a piacimento, Cameranesi Sgroi ha lavorato proprio su come alterare, distorcere e manipolare il rivestimento del sistema. Pensato per retail, installazioni temporanee, ambienti hospitality e contesti storici di pregio, Maniera offre una soluzione versatile e che genera valore nel tempo, perché permette di vestire e rivestire gli spazi salvaguardando i materiali in ottica totalmente circolare. Il sistema è riposizionabile, rimodulabile e riciclabile. La struttura in alluminio può integrare materiali differenti, mentre ripiani, appendini e punti luce si possono riconfigurare, garantendo la massima funzionalità.
Fasi della lavorazione | ph. Piergiorgio Sorgetti


«Maniera si basa su un concetto quasi ingegneristico, e il mio lavoro è stato dargli una forma che potesse valorizzare le sue potenzialità di personalizzazione», racconta Cameranesi Sgroi. «Oggi a interpretarlo sono io, ma domani potrebbe essere un altro designer, un architetto. Chiunque può decidere come andare a lavorare sulla griglia, come se fosse un pentagramma su cui ciascuno può scrivere la sua musica». Il risultato è una parete decorativa ottenuta a partire dal sistema Maniera, qui vestito di elementi tridimensionali, tutti diversi, in rame smaltato, che esplorano il tema del colore, centrale per il progetto, così come l’idea di imperfezione e di contrasto, sempre presente nei progetti personali di Cameranesi Sgroi.
Allegretto di Valentina Cameranesi | ph. Piergiorgio Sorgetti


A completare la parete in rame smaltato sono piccoli oggetti in vetro e altri materiali – un vaso, un finto rossetto, un campionario, un letto minimo – con i quali Cameranesi Sgroi amplifica la dimensione del racconto, secondo un approccio che contraddistingue il suo lavoro di set designer. Il progetto diventa così, più che un oggetto, un ambiente minimo, che lascia immaginare le storie che sono avvenute o avverranno in questo spazio – «una stanza-rifugio allestita in un contesto emblematico, una dimensione fisica e avvolgente ma anche uno spazio mentale di pura astrazione», secondo Annalisa Rosso, esperta di design e curatrice.

Allegretto è stato presentato in anteprima alla fiera del design d’autore EDIT Napoli, dal 10 al 12 ottobre 2025.
Allegretto di Valentina Cameranesi | ph. Piergiorgio Sorgetti

Il sistema modulare è progettato per rispondere a una delle sfide più attuali dell’interior design: la provvisorietà e la stagionalità degli allestimenti.


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